Se lavori nel settore ambientale o ti capita di dover monitorare frane, sentieri o corsi d’acqua, sai quanto può essere complicato fare rilievi precisi in zone isolate. Il segnale del telefono spesso è instabile, il terreno è difficile da percorrere e i metodi tradizionali non bastano più.
Per questo oggi si usano strumenti specifici per il rilievo GPS ambientale, capaci di registrare punti con precisione centimetrica anche dove non c’è connessione. Ti spiegheremo in modo semplice come funziona il monitoraggio ambientale con GPS, quali sono le difficoltà più comuni sul campo e come affrontarle.
Vedremo anche come usare ProTRACK, un GPS professionale pensato proprio per chi lavora nella natura, leggero, robusto e capace di funzionare anche senza rete, grazie alla modalità Base + Rover.
Che tu sia un tecnico, un escursionista o un operatore di protezione civile qui troverai tutto quello che ti serve per lavorare in sicurezza e senza errori.
Se ti capita di lavorare in montagna, in un bosco o vicino a un fiume per monitorare frane, sentieri o zone a rischio erosione, saprai certamente quanto possa essere difficile fare rilievi precisi.
Il segnale del telefono spesso è debole o nullo, il terreno è irregolare e avere strumenti complicati nelle loro modalità di utilizzo può solo peggiorare le cose.
Per fortuna esiste una Soluzione semplice: si chiama ProTRACK, il GPS professionale che ti aiuta a lavorare in sicurezza anche dove non c’è Internet.
In questo articolo ti illustreremo come funziona il rilievo GPS ambientale, quali sono le difficoltà sul campo e perché ProTRACK è utile anche se non sei un tecnico esperto.
A cosa serve il GPS in ambiente naturale
Quando devi controllare una frana, seguire l’evoluzione di un sentiero o monitorare l’erosione del terreno è importante tornare sempre nello stesso punto, con precisione.
Con un GPS professionale puoi:
- Memorizzare le coordinate esatte di un punto;
- Confrontare i dati tornando dopo mesi o anni;
- Capire se il terreno si è mosso e di quanto.
Questo tipo di rilievo si chiama monitoraggio ambientale ed è un’operazione sempre più comune anche nei parchi, nei boschi o lungo i fiumi.
Come funziona il rilievo GPS ambientale
Usare un GPS per questo tipo di lavoro è molto più semplice di quello che pensi.
Ogni volta che rilevi un punto il sistema registra latitudine, longitudine, quota e orario: questi dati vengono salvati e possono essere confrontati con quelli di rilievi precedenti o futuri.
In questo modo puoi:
- capire se un pendio si è mosso nel tempo;
- verificare se un corso d’acqua ha cambiato percorso;
- aggiornare una mappa con rilievi di sentieri fatti con il GPS.
Il processo è semplice: si cammina nella zona da rilevare e si acquisiscono i punti ritenuti importanti. Una volta terminato il lavoro, i dati possono essere scaricati ed utilizzati in software cartografici, GIS o CAD o BIM.
In questo senso, parlando del GPS ProTRACK puoi importarli in Analist CLOUD, il software powered with Autodesk Technology che permette di elaborare i dati acquisiti per elaborare, ad esempio, mappe e modelli 3D.
Tra i vari strumenti disponibili, uno dei più comodi e versatili per questo tipo di rilievi è ProTRACK, che unisce precisione, semplicità e portabilità in un unico dispositivo.
Quali sono le difficoltà sul campo
Fare rilievi GPS in natura non è come stare in città. Puoi trovarti in situazioni difficili, ad esempio:
- Sei in montagna e non c’è rete telefonica;
- Il terreno è scivoloso o impervio, quindi devi muoverti con attenzione.
In questi casi è fondamentale avere uno strumento leggero, che sia facile da usare e da trasportare e che funzioni senza Internet.
Perché serve un GPS affidabile
Quando sei in un’area a rischio frana o in un punto dove passano escursionisti non puoi permetterti di sbagliare. Se il tuo GPS non dovesse funzionare a dovere perderesti i dati raccolti. E, soprattutto, dovresti rifare tutto da zero.
Un errore può significare:
- Dati sbagliati, che portano a decisioni sbagliate;
- Rilievi da ripetere, con perdita di tempo e fatica;
- Mancata sicurezza, per te e per chi passa in quel posto.
ProTRACK: il GPS che funziona anche nei boschi
Se ti trovi a dover rilevare una frana in montagna o un sentiero in mezzo al bosco, probabilmente sai già che il telefono potrebbe avere problemi di ricezione: per questo ti serve un GPS che funziona anche senza Internet. Uno di questi è ProTRACK.
Pesa solo 850 grammi, quindi puoi metterlo nello zaino e portarlo con te facilmente. Inoltre, è resistente all’acqua e agli urti. Funziona in modalità Base + Rover, cioè crea una sua rete GPS locale: in questo modo puoi continuare a rilevare punti precisi anche dove non c’è rete mobile.
Con l’app sul telefono puoi:
- Vedere i punti acquisiti direttamente dalla mappa;
- Seguire un sentiero;
- Salvare i dati per usarli sul computer.
E se non c’è Internet?
Non ti serve. ProTRACK è pensato proprio per chi lavora fuori dalla copertura di rete. Grazie alla modalità Base + Rover puoi lavorare anche in montagna, nella foresta o lungo un fiume.
Questa funzione è ideale per:
- Rilievi di frane e smottamenti;
- Controllo di erosione su coste o argini;
- Monitoraggio di sentieri o aree protette.
Se ti occupi di ambiente, rilievi o lavori sul territorio, avere uno strumento semplice e preciso può farti risparmiare tempo ed evitare errori. ProTRACK è il compagno di lavoro ideale per chi ha bisogno di un GPS che funziona sempre, anche senza Internet.
E grazie a Analist CLOUD, puoi gestire, elaborare e condividere facilmente tutte le informazioni raccolte, integrandole nei tuoi progetti.
Che tu debba mappare un sentiero, controllare una frana o rilevare un’area a rischio con ProTRACK puoi farlo in modo facile e sicuro.